Grazie a Dio il mondo dello champagne non è ancora totalmente sviscerato, sperando che non lo sia mai del tutto, c’è sempre la possibilità di trovare grandi etichette alla portata di noi comuni mortali, prima che le nuove mode e le forsennate ricerche di novità su cui speculare li facciano atterrare su livelli di prezzo sostenibili solo da miliardari.
E’ questa, in realtà, l’importante riflessione che ha dato inizio a “Press for champagne”, l’originale format enogastronomico ideato dallo chef Nicola Russo del Ristorante Al Primo Piano di Foggia e dal sommelier Antonio Lioce, attento degustatore indipendente, folgorato sulle le rive del fiume simbolo della Champagne.

Nasce cosi a Foggia, dopo questo primo appuntamento di venerdi 29 aprile, uno spazio dove ospitare una quotidiana “fruizione” dello champagne, disancorandolo dalla classica destinazione festaiola, in cui troppo spesso è rilegato.
Inutile dirvi che l’auspicio degli organizzatori è quello di agevolare la costituzione di un gruppo di appassionati, che in maniera del tutto spontanea e amichevole, vogliano intraprendere un serio percorso di conoscenza per approcciare con profitto quel che si ama definire il ”vino della luce”.


Quale sia l’intento di “Press for champagne” è presto detto: riuscire a rappresentare le svariate sfumature che questa sola tipologia di prodotto riesce a regalare, incontrando, di volta in volta attraverso le loro etichette, tutti quei produttori capaci di trasmettere con i loro vini le particolarità dei diversi terroir e un pò della loro straordinaria personalità.

Si tratta comunque di nomi entrati già a pieno titolo nel vocabolario corrente degli appassionati più curiosi, come di fatto lo è Antonio Lioce, che per inaugurare questo nuovo corso foggiano, fatto di eccellente cucina e ottimo champagne, ha voluto accanto sé le bottiglie di JEAN-PAUL DEVILLE, con il suo “Carte noire brut”, uvaggio a netta prevalenza di Pinot Nero; PIERRE GERBAIS, con la “Cuvée De Reserve”, assemblaggio di Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Bianco; GOSSET-BRABANT, con il “Brut Tradition” e lo Champagne Reserve Grand Cru “Nature”, anch’essi assemblaggi a prevalenza Pinot Nero.





Durante la prima serata di Press for champagne, l’acuta sensibilità enologica di Antonio Lioce, è stata pareggiata dai sussulti emozionali procurati dai piatti dello chef Nicola Russo, primo fra tutti, il simpatico libricino di appunti che ha aperto la serata, intitolato, “Racconti dal mare alla terra”. Qui, la grassezza dei salumi custoditi tra le pagine a mo’ di gustosi racconti, capaci di spaziare dal salame di tonno sino alla pancetta di maialino nero dei Monti Dauni, ha dato il via alla lunga cavalcata di piaceri conclusasi solo a tarda sera.
Due ispirate esperienze complementari quelle di Lioce e Russo, che per tutto il corso della serata non hanno fatto altro che ribadire ancora una volta, quanto in realtà sia diventata matura la proposta enologica e gastronomica espressa in questa provincia.



PRESS FOR CHAMPAGNE
IL MENU’ DELLA SERATA:
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JEAN-PAUL DEVILLE “Carte noire brut”
“Racconti dal mare alla terra”
“Totano, mosto cotto di uva, salsa di soia e favetta di Carpino (Fg)”
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PIERRE GERBAIS “Cuvée De Reserve”
“Il mio riso… pescatrice e mimolette
splach di peperone, nero di seppia ed asparagi caramellati”
“Rigatone con zucca, bottarga e amaretto”
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GOSSET-BRABANT “Reserve Grand Cru Nature”
“Verdure aglio e olio con crema di patate e baccalà”
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GOSSET-BRABANT “Tradition premier Cru Brut”
“Maialino nero dei Monti Dauni con gel di griotte e passion fruit”
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“Coup de Théâtre”
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A fine cena, cosi come promesso dallo chef Nicola Russo, dopo aver toccato alcuni caposaldi della cucina di questa provincia, come le fave di Carpino, la bottarga di Lesina, le verdure selvatiche ed il maialino nero dei Monti Dauni, è arrivato in tavola l’atteso “coup de théâtre“, ovvero, del formaggio erborinato firmato da Hansi Baumgartner, servito in tavola in maniera “raw” su dei sassi levigati dal mare, accompagnato questa volta non da champagne, ma dall’Alsace Riesling 2012 di Albert Mann.


Quella che ai più era apparsa come una normale sosta presso una qualsiasi pompa di benzina, visto il forte odore di idrocarburi sprigionatosi dal vino, si è trasformata invece, grazie alla presenza in sala di Rosario Tiso, una delle penne “fuori dal coro” più belle ed autorevoli della critica enologica italiana, in un viaggio attraverso l’Alsazia, attraverso quella magia in grado di toccare corde emotive uniche, che trova nel clima e nel tempo il complice perfetto per disegnare architetture impossibili a qualsiasi altra zona vinicola del mondo.


E’ stata davvero una piacevole ed importante serata quella vissuta presso il Ristorante Al Primo Piano di Foggia, tuttavia, mi sento di fare un’unica raccomandazione a tutti coloro i quali volessero prendere parte ai prossimi appuntamenti di “Press for champagne”: certamente è un privilegio bere cosi tanti champagne in una sola serata, ma ricordatevi, da questo tipo di percorso, ahimè, non si torna più indietro!
superbo, grande Gianni Ferramosca, sempre più orgoglioso di essere tuo amico